Dal primo brevetto del 1964 ad oggi, leader nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento


Nel cuore di Milano, nel lontano 1958, sorgeva la FARMOGRAFICA una cartotecnica dedita alla produzione di astucci per medicinali. Questa azienda, animata da spirito innovativo e ingegnosità, negli anni '60, concepì un'idea rivoluzionaria: sviluppare una macchina capace di realizzare confezioni in polistirolo per le fiale. Fu così che il reparto meccanico venne ad affiancarsi a quello di stampa, segnando un'evoluzione significativa nel panorama produttivo dell'epoca. Nel 1964, l'intuizione si trasformava in realtà con il deposito di un brevetto in Italia, seguito da riconoscimenti in Europa e negli Stati Uniti. Questa innovazione nel campo dell'imballaggio venne celebrata con l'Oscar dell'imballaggio, consacrando la nostra azienda come pioniera nel settore.

Gli anni '70, tuttavia, portarono Milano a confrontarsi con sfide sociali complesse, tra cui rapine, rapimenti e tensioni sindacali che sfociavano in scioperi e blocchi produttivi. In questo contesto di incertezza, la direzione dell'azienda iniziò a cercare una nuova sede, un luogo che potesse offrire serenità e stabilità per il futuro. La scelta ricadde su Cervia, non solo per la sua tranquillità e l'assenza di criminalità ma anche per un legame storico e culturale con Milano. La citta, infatti, era già nota ai milanesi grazie a Milano Marittima, una sua frazione sviluppatasi grazie agli investimenti provenienti proprio dalla capitale lombarda. Questo stretto rapporto tra le due città rendeva Cervia la destinazione ideale per l'azienda, che vi trasferì definitivamente la sua sede, chiudendo quella milanese.

Dopo il notevole successo ottenuto dal reparto meccanico, arricchitosi poi nel tempo con l'aggiunta di macchine per la produzione di vari tipi di confezioni, inclusa una innovativa linea per la produzione di confezioni supposte, nel 1985 si assistette a una svolta significativa: il reparto meccanico si scisse dal ramo cartotecnico, dando vita a FARMO RES. Questa nuova realtà trae il suo nome dal primo modello di macchina sviluppato negli anni '60. L'evoluzione fu possibile grazie all'intraprendenza del fondatore Massimo Armetti, il pioniere che non solo ideò la macchina e il brevetto negli anni '60, ma ha portato ad oggi l'azienda a diventare leader nella produzione di macchine automatiche per il packaging nei principali settori  pharma, cosmetics, food e altri, mantenendola al contempo saldamente a guida familiare. Un vero esempio di grande imprenditoria italiana che in Emilia Romagna ha trovato la sua sede ideale, terra di veri innovatori nel settore dell’imballaggio.